martedì 23 aprile 2013

LA PAPPA AL POMODORO

 Nella nostra campagna, come altre volte ho avuto modo di dire,i piatti che si mettevano in tavola erano confezionati con i prodotti che il podere produceva. Era una sorta di quasi autarchia. Nella grande famiglia, composta da diverse decine di persone,"il capoccia" comandava, curava gli affari e andava al mercato, ma le cose che si permetteva di acquistare erano sempre molto poche. "La massaia" che fungeva da cuoca ed economa, per la divisione dei poteri, non era quasi mai la moglie del "capoccia".Essa si arrangiava  con quello che aveva a disposizione per risolvere i problemi alimentari della comunità famigliare. La" pappa al pomodoro"si dice sia nata dalla necessità di avere un cibo ben masticabile ma anche sostanzioso per vecchi e bambini. Ricordo che mia nonna la faceva spesso, poi c'è stato un periodo in cui l'avevamo completamente dimenticata. Negli anni novanta dei ristoranti fiorentini, alcuni anche stellati, hanno cominciato a riproporla e così oggi è sinonimo di cucina toscana.
Io dico sempre che il segreto per ottenere una buona pappa sono gli ingredienti. Infatti non la farei mai in inverno quando i pomodori non sono saporiti ed il basilico non è profumato e non la farei mai usando un dado industriale.

Ingredienti per 4 persone
Pane casalingo raffermo: gr. 300
Pomodori maturi gr. 500
3 spicchi d'aglio
1 litro di brodo
Basilico
6 cucchiai di olio di oliva
Sale e pepe
In una pentola far rosolare nell'olio gli agli divisi a metà, appena cominciano a prendere colore, unite i pomodori spellati e tagliuzzati. Salate pepate e fate cuocere per un quarto d'ora. Versate il brodo e quando comincia a bollire unite il pane tagliato a fettine. Fate cuocere ancora una mezz'ora girando spesso, dieci minuti prima di togliere dal fuoco unite abbondante basilico. Si serve calda , mai bollente, con un filo di olio a crudo.

il pentolino usato in passato per cuocere la pappa

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