Alcuni giorni fa avevo perduto un
po’ del mio entusiasmo iniziale per questo mio lavoro, qualcuno mi aveva detto
che le ricette di un certo programma televisivo erano comode perché semplici e
veloci. Io ho capito che questo non si poteva dire delle mie. Poi mi è venuto
voglia di fare un’ indagine e mi sono documentata facendo un po’ di zapping.
Così sono arrivata alla conclusione che dato il periodo economico che stiamo vivendo molte delle
proposte sono a dir poco anacronistiche. Molte persone sono a casa perché non c’è
lavoro e si continua a proporre assemblaggi di materie prime conservate nelle maniere più diverse, provenienti da….?.
Si usano soffritti, paste sfoglie
e paste brisé surgelate. Così si perde
il gusto delle cose vere. Sapete che
l’aglio disidratato che è tanto comodo perché non deve essere sbucciato, viene
dalla Cina? Con quale garanzia ambientale?
e poi è un aroma se non è buono
si può anche farne a meno. Quando mi sono iscritta alla scuola media , era il
lontanissimo 1959 tra le materie insegnate c’erano 2 ore settimanali di
economia domestica, è vero che erano riservate alle classi femminili ma questa
è un’altra storia. Si imparavano i rudimenti di quella che doveva essere la
gestione di una casa, dalle ricette di cucina alla cura della tavola ma anche
delle piante e del budget famigliare. E' vero che i tempi sono cambiati, c'è stato un periodo in cui la nostra società aveva ritmi velocissimi. Ora forse dovremo fare di necessità virtù,
sarà bene ricominciare a fare la spesa con attenzione, a cucinare partendo dalla verdura fresca, a
organizzarci in maniera che gli avanzi non ci siano o se ci sono non sembrino
tali, a chiedere la tracciabilità della carne per non trovarci a mangiare
cavallo, magari dopato. Vi assicuro che se faremo attenzione mangeremo meglio e
spenderemo di meno.
A proposito della gestione della
cucina, è vero che realizzare piatti con prodotti a Km.0 può sembrare laborioso,
la verdura deve essere pulita, le carni preparate per la cottura, i dolci
impastati, cotti farciti, però a volte basta un po’di passione nel fare le cose bene e di esperienza nell’ organizzazione
per essere soddisfatti dei risultati.
Qualche giorno fa ho fatto il
patè di fegato e una quantità di ragù
con l’oca del nostro cortile, chiaramente non abbiamo consumato tutto, così ho sistemato ciò che è avanzato delle due
preparazioni in dei barattoli che ho
messo sottovuoto. Alla prima occasione il patè è pronto all’ uso e il ragù una
volta aperto lo metterò sul fuoco ammorbidendolo con qualche cucchiaio di brodo
che avrò fatto con il mio dado. Anche quando faccio la torta di rose spesso la
dose risulta abbondante e così dopo aver tagliato i dischi, alcuni li dispongo
nella tortiera per la lievitazione e la successiva cottura, altri li metto
distanziati in una placca su della carta forno e subito in freezer. Al bisogno
toglierò quelli che mi servono circa 7 ore prima della cottura per avere una
torta di dimensioni variabile.(di solito
preparo la torta nella teglia con i dischi surgelati quando vado a letto per
averla lievitata al mattino e calda a colazione).
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